WineTip a Identità Golose Milano 2019

01/04/2019

Dal 23 al 25 marzo si è svolta la XV edizione di Identità Golose Milano.


Grazie alla partnership nata lo scorso settembre con il nuovo ristorante Identità Golose Milano in via Romagnosi 3 per la fornitura di alcuni dei vini presenti in carta, noi di WineTip abbiamo avuto l’opportunità di prender parte a questa kermesse, punto di riferimento internazionale per la ristorazione e per il mondo del food.


Moltissime persone sono venute a trovarci al nostro stand: clienti di una vita, ospiti speciali, ristoratori e operatori del settore, ma anche tanti visitatori che con grande curiosità ci hanno chiesto di raccontare la nostra realtà e di far degustare loro alcune bottiglie introvabili. 

 

Ricordiamo, tra le altre, un Clos du Roy (Barsac) 1945, un Barbaresco dei Produttori 1989, un Marques de Riscal 1969, un Barolo Riserva Bricco Boschis Cavallotto1989 e un Barolo Bartolo Mascarello 1983.


Di forte interesse e molto apprezzato è stato anche l’intervento di Alberto Cristofori alla tavola rotonda intitolata “Vino, la carta vincente”, tenutasi domenica 24 marzo alle ore 12.20 presso la Sala Gialla 1. Il dibattito, moderato da Gabriele Zanatta, responsabile della redazione di Identità Golose, ha coinvolto anche Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari, Alessadro Tomberli, direttore dell’Enoteca Pinchiorri, Nicola Dell’Angnolo e Alberto Piras di Aimo e Nadia.


In particolare, l’intervento di Cristofori si è focalizzato su tematiche quali la gestione della carta vini in Italia e all’estero nei grandi ristoranti nella direzione di una strategia vincente; la capacità di WineTip di allineare la cantina all’evoluzione dei menù, alla stagione e al mutare della domanda; la partnership con Identità Golose Milano di via Romagnosi 3 per la costruzione della carta dei vini.


Il successo riscosso durante le tre giornate ha senza dubbio soddisfatto, e anzi superato, le aspettative iniziali circa la nostra partecipazione alla manifestazione.


Ringraziamo, dunque, Paolo Marchi, ideatore e curatore del congresso, e Cinzia Benzi, che collabora con lui ormai da anni, per averci coinvolti e per averci permesso di “costruire nuove memorie”, coerentemente con lo spirito dell’intero evento: aprire una vecchia bottiglia è bere il tempo e confrontarsi con la memoria del vino, di quell’annata, in quel territorio e con la storia di quella bottiglia, per farle proprie.